Ratificati in Italia sei importanti accordi internazionali ambientali

La legge n. 79/2016 di ratifica di sei importanti accordi internazionali ambientali consentirà al nostro Paese di aderire ufficialmente, dandovi esecuzione, al Protocollo di cooperazione in tema di prevenzione dell’inquinamento provocato dalle navi e al Protocollo di Kiev sulla VAS in un contesto transfrontaliero. Sempre grazie alla stessa l’Italia rimane allineata agli “aggiornamenti” apportati al Protocollo di Kyoto in materia di emissioni e alla Convenzione di Espoo sulla valutazione dell’impatto ambientale (VIA) in un contesto transfrontaliero.
In vigore dal 26 maggio 2016, il provvedimento riguarda, rispettivamente, l’Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto e l’Accordo UE-Islanda per l’attuazione dell’Emendamento di Doha in tema di obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni, il Protocollo di cooperazione in tema di prevenzione dell’inquinamento provocato dalle navi, gli emendamenti alla Convenzione di Espoo sulla valutazione dell’impatto ambientale (VIA) in un contesto transfrontaliero e il Protocollo di Kiev sulla valutazione ambientale strategica (VAS) in un contesto transfrontaliero. La legge n. 79/2016 consente, altresì, di attuare in ambito italiano le disposizioni del regolamento (UE) n. 525/2013 che riguardano la Strategia nazionale di sviluppo a basse emissioni di carbonio (art. 4) e il Sistema nazionale in materia di politiche e misure e di proiezioni (art. 12).
Oltre alle disposizioni dedicate all’autorizzazione alla ratifica (art. 1) e all’ordine di esecuzione degli accordi (art. 2), il “Capo I” della Legge n. 79/2016 fornisce un quadro delle definizioni relative alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) del 1992 e al Protocollo di Kyoto alla UNFCCC del 1997 (art. 3).
Proseguendo, il Capo II (artt. 4-6) fissa le norme di adeguamento all’Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto. In tale ottica, gli articoli 4, 5 e 6 della legge n. 79/2016 dettano disposizioni volte a dare attuazione alle norme del Regolamento (UE) n. 525/2013.