Attuata la direttiva 2014/34/UE sugli apparecchi per atmosfere esplosive

Attuata la direttiva 2014/34/UE sugli apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive, tramite la pubblicazione sul S.O. n. 16 allaGazzetta Ufficiale del 25 maggio 2016, n. 121, del decreto legislativo 19 maggio 2016, n. 85.

Tra le numerose disposizioni:

–  requisiti essenziali di sicurezza e di salute dei prodotti per essere immessi sul mercato;

–  obblighi per fabbricanti, importatori e distributori;

– principi generali, regole e condizioni per l’apposizione della marcatura Ce e di altre marcature;

– procedure di valutazione, conformità (dichiarazione e organismi di valutazione) e notifiche (domanda, procedura e modifica);

– organismi notificati: prescrizioni, obblighi, affiliate e subappaltatori;

– vigilanza del mercato e controllo sui prodotti che entrano nel mercato dell’unione;

– procedure a livello nazionale per i prodotti che presentano rischi;

– sanzioni.

Ratificati in Italia sei importanti accordi internazionali ambientali

La legge n. 79/2016 di ratifica di sei importanti accordi internazionali ambientali consentirà al nostro Paese di aderire ufficialmente, dandovi esecuzione, al Protocollo di cooperazione in tema di prevenzione dell’inquinamento provocato dalle navi e al Protocollo di Kiev sulla VAS in un contesto transfrontaliero. Sempre grazie alla stessa l’Italia rimane allineata agli “aggiornamenti” apportati al Protocollo di Kyoto in materia di emissioni e alla Convenzione di Espoo sulla valutazione dell’impatto ambientale (VIA) in un contesto transfrontaliero.
In vigore dal 26 maggio 2016, il provvedimento riguarda, rispettivamente, l’Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto e l’Accordo UE-Islanda per l’attuazione dell’Emendamento di Doha in tema di obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni, il Protocollo di cooperazione in tema di prevenzione dell’inquinamento provocato dalle navi, gli emendamenti alla Convenzione di Espoo sulla valutazione dell’impatto ambientale (VIA) in un contesto transfrontaliero e il Protocollo di Kiev sulla valutazione ambientale strategica (VAS) in un contesto transfrontaliero. La legge n. 79/2016 consente, altresì, di attuare in ambito italiano le disposizioni del regolamento (UE) n. 525/2013 che riguardano la Strategia nazionale di sviluppo a basse emissioni di carbonio (art. 4) e il Sistema nazionale in materia di politiche e misure e di proiezioni (art. 12).
Oltre alle disposizioni dedicate all’autorizzazione alla ratifica (art. 1) e all’ordine di esecuzione degli accordi (art. 2), il “Capo I” della Legge n. 79/2016 fornisce un quadro delle definizioni relative alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) del 1992 e al Protocollo di Kyoto alla UNFCCC del 1997 (art. 3).
Proseguendo, il Capo II (artt. 4-6) fissa le norme di adeguamento all’Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto. In tale ottica, gli articoli 4, 5 e 6 della legge n. 79/2016 dettano disposizioni volte a dare attuazione alle norme del Regolamento (UE) n. 525/2013.

Controllo dell’amianto sulle scuole, si farà con i droni

Mappare con i droni l’amianto presente nelle scuole per progettare e realizzare interventi di bonifica. È quanto prevede il Protocollo d’Intesa firmato ieri da ItaliaSicura, la Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La novità contenuta nel documento è appunto il ricorso alle più moderne tecnologie di telerilevamento - droni dotati di telecamere ad alta risoluzione - e il consolidamento di un progetto pilota che dia per la prima volta una dimensione omogenea del fenomeno a livello nazionale.

I fondi del Governo per la sicurezza delle scuole – spiega la nota di Palazzo Chigi – comprendono anche le attività di rimozione dell’amianto: 400 milioni di euro sono stati stanziati a giugno 2014 – in continuità con i 150 milioni del ‘Decreto del Fare’. Molte Regioni, nelle proprie graduatorie, hanno dato la priorità agli interventi di bonifica dell’amianto nelle scuole, riducendo di molto il numero di istituti ancora interessati. Anche i 905 milioni di euro previsti dall’operazione possono finanziare interventi di questo tipo. I primi 1.215 cantieri sono stati già avviati