Inquinamento luminoso, nuova legge in Lombardia

La nuova  legge per l’efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna ha come finalità il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento luminoso, tale norma è stata approvata dal  Consiglio regionale della Lombardia ed introduce il catasto dedicato al monitoraggio e all’analisi dei dati relativi alla pubblica illuminazione esterna. 

La norma prevede che il Piano regolatore dell’Illuminazione comunale (Pric) venga sostituito dal Documento di Analisi dell’illuminazione esterna (Daie). Il Daie consentirà di conoscere  lo stato di fatto degli impianti. Sulla base delle informazioni in esso contenute di potranno quindi valutare le opportunità e le modalità di efficientamento e riqualificazione degli impianti.

Oltre a questo, la norma promuove l’utilizzo di materiali e tecnologie che consentano di erogare nuovi servizi complementari all’illuminazione pubblica, come videosorveglianza, connessione Wi-Fi e gestione impianti semaforici, secondo il modello di “smart city”.

Rinnovabili il GSE aggiorna contatore degli oneri da fonti non FV

Il GSE (Gestore Servizi Energetici) ha reso noto che il 31 luglio è stato aggiornato il Contatore degli oneri, ovvero del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi, riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici.
Il costo indicativo annuo è risultato di 5,736 miliardi di euro, 14 milioni in più rispetto al 30 giugno.

Risultano mancare 64 milioni al raggiungimento dei 5,8 miliardi, stabilito dall’art. 3 del D.M. 6/7/2012 come tetto annuo, ma c’è da considerare che il nuovo decreto dovrebbe introdurre una nuova metodologia di conteggio.
Quando il decreto entrerà in vigore il costo degli impianti vincitori di aste e registri non verrà più attribuito alla data di svolgimento del registro, ma alla presunta data di entrata in esercizio, in tal modo si dovrebbe arrivare ai 5,8 miliardi in molto più tempo. Ci sono a tutt’oggi impianti che pur avendo ottenuto il diritto all’incentivazione con aste e registri non sono ancora stati realizzati. Secondo il nuovo contatore il loro costo verrà attribuito al futuro.
Il tal modo secondo i calcoli le risorse dovrebbero essere garantite fino alla fine del 2016. Tutto in linea teorica, perché il nuovo decreto non è ancora stato pubblicato. Informazioni che circolano parlano però di bozza definitiva e dell’attesa di pochi mesi per la sua pubblicazione ufficiale.

Riorganizzazione delle PA…. possibili conseguenze per l’ambiente

Possibili conseguenze per l’ambiente dal programma di riorganizzazione delle PA. In particolare, l’articolo 2 della legge legge 7 agosto 2015, n. 124 (in Gazzetta Ufficiale del 13 agosto 2015, n. 187), dispone l’adozione di un decreto legislativo per il riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi, organismo fondamentale per la gestione delle politiche ambientali.

Il decreto dovrà essere emanato entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge stessa.