Aggiornamento delle linee guida FAV

L’aggiornamento delle Linee Guida ufficiali sulle fibre artificiali vetrose (FAV) fa il punto della situazione rispetto alla pericolosità dei tipi di materiali disponibili sul mercato, definisce le criticità conoscitive tuttora attuali e indica i criteri per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario in ambito occupazionale.

La conferenza Stato-Regioni ha aggiornato il 10 novembre 2016 il documento (approvato precedentemente il 25 marzo 2015) “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”.
Le fibre artificiali vetrose (FAV) sono un’ampia categoria di fibre artificiali di natura inorganica, conosciute anche come “man-made vitreous fibers” (MMVF) o “synthetic vitreous fibers” (SVF).
Si tratta di materiali utilizzati già dagli anni 1930 ma che hanno avuto un grande sviluppo economico in seguito alla messa al bando dell’amianto, per far fronte alle necessità di isolamento termico e acustico specialmente in ambito industriale. Altri campi di applicazione riguardano il rinforzo di materie plastiche, la fabbricazione di tessuti e altre attività industriali (guarnizioni, pastiglie dei freni, filtri, e addirittura come supporto per la coltura idroponica).
Nell’ambito dell’Unione Europea, le FAV sono inquadrate nell’allegato VI del regolamento CLP coi numeri Index 650-016-00-2 e 650-017-00-8.
A livello dell’apparato respiratorio, le FAV risultano in grado di attivare processi infiammatori nelle vie respiratorie che possono determinare anche alterazioni patologiche e condurre ad esiti cancerogeni.